L’agenda 2030 rappresenta una strategia d’azione adottata dagli stati membri dell’ONU nel 2015. Il focus è nei 5 principi fondamentali: individui, pianeta, prosperità, pace, partenariato globale. I 14 obiettivi o goal da centrare entro il 2030 sono traguardi fondamentali per una vita equa ed inclusiva, al fine di raggiungere un equilibrio di risorse ed opportunità. Parola d’ordine: Qualità ed inclusività.
I GOALS 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
- Sconfiggere la povertà
- Sconfiggere la fame
- Salute e benessere
- Istruzione di qualità
- Parità di genere
- Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
- Energia pulita e accessibile
- Lavoro dignitoso e crescita economica
- Imprese, innovazione e infrastrutture
- Ridurre le disuguaglianze
- Città e comunità sostenibili
- Consumo e produzione responsabili
- Lotta contro il cambiamento climatico
- Vita sott’acqua
- Vita sulla terra
- Pace, giustizia e istituzioni solide
- Partnership per gli obiettivi
Vogliamo iniziare la nostra rubrica di approfondimento a questa preziosa agenda partendo dall’obiettivo 4: Istruzione di qualità. Creare opportunità di apprendimento per tutti godendo di un’elevata qualità degli insegnanti. Garantire una giusta istruzione promuovendo un’educazione inclusiva e paritaria, che garantisca a tutti la capacità di leggere e scrivere, eliminando ogni forma di discriminazione di genere e che educhi alla sostenibilità. Non siamo ancora in grado di valutare l’impatto della pandemia sull’apprendimento, ma possiamo affermare che ha comportato una presa di coscienza sui metodi scolastici. Si è fatta luce su una questione impellente che ha permesso modifiche e semplificazioni. Specialmente con le piattaforme digitali, considerate una lontana opzione e trasformatosi in strumento d’eccezione, perfezionato e reso accessibile.
L’Agenda ONU ha identificato 10 Traguardi sull’istruzione di qualità da raggiungere entro il 2030.
- Assicurarsi che tutti i giovani completino un’istruzione primaria e secondaria gratuita, equa e di qualità.
- Garantire losviluppo della prima infanzia e l’accesso a cure e istruzione pre-scolastica.
- Garantireparità di accesso a donne e uomini ad un’istruzione tecnica, professionale e terziaria, inclusa l’università, di qualità e a prezzi accessibili.
- Aumentare il numero di giovani e adulti concompetenze specifiche, comprese le competenze tecniche e professionali.
- Eliminare ledisparità di genere.
- Assicurarsi che tutti i giovani e gli adulti abbiano unlivello sufficiente di alfabetizzazione di base e capacità di calcolo.
- Garantire che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie apromuovere lo sviluppo sostenibile.
- Costruire e potenziare lestrutture educative.
- Espandere entro il 2020a livello globale il numero di borse di studio disponibili per i Paesi in via di sviluppo.
- Aumentare l’offerta di insegnanti qualificati, anche per laformazione degli educatori nei Paesi in via di sviluppo.
E’ una vera e propria sfida perché sono ancora molti i paesi dove l’abbandono scolastico di minori è una realtà concreta. Ci sono popoli che in nome di un credo negano l’istruzione alle donne, o dove la povertà costringe ad abbandonare gli studi per svolgere lavori fin da piccoli. L’assenza da scuola in molti altri casi è purtroppo motivata da conflitti bellici. Per questo il ruolo degli educatori è fondamentale e delicato.Nel mondo sono stimati 116 milioni di giovani analfabeti. Nell’era della digitalizzazione, della realtà potenziata, l’istruzione di base deve essere alla portata di tutti, scongiurando l’emarginazione.
L’educazione è un diritto, perché solo la cultura e l’istruzione rendono liberi.